Tra le opportunità di investimento, da sempre, gli italiani scelgono la casa. Sia come abitazione principale, sia come seconda casa, sia come investimento da mettere a reddito affittando l’immobile.
La Pandemia da Covid-19 ha messo a dura prova la tenuta del settore immobiliare, tuttavia i recenti dati hanno evidenziato il mutamento che sta subendo il mercato, con risvolti non sempre negativi.
In particolare gli immobili residenziali in Italia nel quarto trimestre 2020 registrano un aumento del rendimento lordo di 8 punti base rispetto al 2019, chiudendo l’anno al 7,5%.
Alla luce di questo dato possiamo affermare che, a fronte di un lieve rallentamento, la casa resta una soluzione ancora affidabile per mettere al sicuro i propri risparmi e per ottenere vantaggi dal reddito derivante dall’eventuale locazione.
Oltretutto, le previsioni degli esperti mostrano un cauto ottimismo, specie per la seconda parte dell’anno in corso, con le quotazioni degli investimenti immobiliari che potrebbero tornare a livelli più che accettabili entro il 2022.
Se consideriamo che in città come Milano e Torino il canone medio d’affitto arriva quasi al 7% (Milano 6,8% – Torino 6,1%) è evidente che è importante individuare le zone maggiormente redditizie. E ancora oggi sono proprio le grandi città a offrire buoni margini di rendimento, nonostante si evidenzi una naturale tendenza ad acquistare case in località con caratteristiche sempre meno urbanizzate e più green.
Ad agevolare e incentivare il mercato degli affitti residenziali c’è poi il Canone Concordato, che offre vantaggi sia al locatore che al conduttore.
Il canone concordato è una tipologia di contratto di affitto con importo fisso e calmierato, stabilito con accordi legali.
Il proprietario può godere di detrazioni e di vantaggi fiscali grazie al canone concordato:
– cedolare secca al 10% confermata per tutto il 2021;
– riduzione della base imponibile per IRPEF e imposta di registro;
– riduzione IMU e TASI;
– fondi di garanzia, agevolazioni e contributi erogati da Enti locali.
